via fracastoro

memorie dal palazzo

Abbiamo ritrovato un diario del 1979 che narra le gesta della cricca del nostro palazzo. Ho iniziato a disegnare alcune pagine a fumetti che illustrano le storie del diario.massimo coraddu ha sceneggiato in buona parte queste strane storie. Questo blog vuole essere un magazzino di scarti di lavorazione, di pagine non concluse, di voli pindarici e di progetti iniziati e da concludere che riguardano i miei amici di allora e di oggi.

giovedì 29 maggio 2014

Anche fumettologica mi ospita su La notte che arrivò l'inverno




Bulgakov, a fumetti e in musica. Intervista a Francesco Frongia
29 MAGGIO 2014 | PROFILI | GRAPHIC NOVEL | di Andrea Queirolo La notte che arrivò l’inverno (Kleiner Flug) è un libro illustrato e a fumetti realizzato da Checco Frongia, con allegato un CD del quartetto jazz Musica ex Machina. Il volume adatta 9 storie tratte dal romanzo il Maestro e Margherita di Bulgakov, in una nuova traduzione a cura di Nella Giacomelli.la notte che arrivò frongia«Ogni “storia” è stata illustrata da me e musicata dai Musica ex Machina con ospite d’eccezione Daniele Sepe al sax in alcune tracce.» Ci racconta l’autore, Checco Frongia. «Il progetto nasce semplicemente dalle chiacchiere fra me e il pianista e compositore dei musica ex machina Guido Coradu – ci conosciamo da quanto abbiamo 6 mesi – e dal grande amore che abbiamo per il romanzo di Bulgakov.»
Negli ultimi anni Frongia, insieme ai Musica ex Machina e al collettivo di fumettisti Mammaiuto, ha realizzato  diversi spettacoli dal vivo per il festival di letteratura performativa Marina Caffè Noir e per il premio letterario Dessì, incrociando musica e disegno partendo da storie brevi di matrice noir o da interi romanzi: «ci siamo divertiti molto. Il percorso musicale e quello visuale affiancandosi si rafforzano, sviluppando nuovi significati dalle narrazioni di partenza. Il libro si basa su questi presupposti e non si propone come una narrazione per episodi del romanzo di Bulgakov. Le storie vengono infatti decostruite, riorganizzate e traslate nel tempo e nello spazio. A ciascuna storia è associato un brano del disco, e musica e disegni mutano e si adattano alla narrazione, proponendo così una ricca tavolozza di stili e registri (striscia, racconto illustrato, fumetto d’azione, racconto per immagini, ed ancora, funky, tarantella, valzer, son cubano, ecc.).» A prevalere è sempre la forma breve sia nel racconto che nella musica.frongia-2«I Musica ex Machina nella loro produzione da sempre portano avanti un approccio “rigorosamente eclettico”, senza cadere nella semplificazione della “commistione di stili”; da parte mia ho esplorato questa direzione con i due libri illustrati “Materiali ai Margini di un Viaggio”, mescolando diverse forme narrative e stilistiche.» Continua Frongia: «quando ho iniziato il lavoro ho stimato che fosse impensabile farne una adattamento a fumetti (almeno per me), perché sarebbe risultato troppo stratificato nei contenuti e nelle forme. C’era il rischio di impoverirlo, di darne una “versione”, stravolgendone l’enorme capacità evocativa.»
Ma che cos’é per l’autore Il Maestro e Margherita?  «È un romanzo di formazione, una riflessione sull’uomo, sulla burocrazia, la spiritualità e altro ancora. Qua mi si è posto quindi il problema di ‘quale’ romanzo rappresentare. Gran parte della narrazione de Il Maestro e Marghertita contiene molte chiavi di lettura, alcune immediatamente fruibili, altre decisamente celate, che vanno messe in una prospettiva storica e critica. Mi sono affacciato ad alcuni studi critici del romanzo…ho avuto le vertgigini. Ho rischiato la paralisi creativa per qualche mese e alfine ho optato per lasciarmi suggestionare dai “miti” rappresentati visivamente in modo così abile da Bulgakov, incoscientemente ho chiuso il libro e ho prodotto i miei segni a prescindere.» Un tentativo, secondo Frongia: «di immergersi nella magmatica varietà di stili e significati delle “storie” presenti nel romanzo per confezionare un altra “possibile” narrazione.»frongia-1L’esperimento del libro-disco non finisce qui, ma è pensato per essere continuamente aggiornato, rappresentandolo dal vivo con una voce narrante e naturalmente musica e disegni. Un’anteprima dello spettacolo è stata recentemente eseguita per il Salone del Libro di Torino (Salone Off) con Giorgio Trinchero (Mammaiuto) alla voce narrante: «con cui ho sceneggiato lo spettacolo visuale, un’ora e mezza di musica con disegni live a metà strada tra illustrazione e animazione e tanta voglia di stravolgerlo nuovamente per approdare ambiziosamente ad un fumetto vero e proprio disegnato dal vivo.»frongia-3










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una calorosa intervista rilasciata allo Spazio Bianco



Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco Frongia
  • Interviste
  • Ettore Gabrielli
  • 26 maggio 2014
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 In uscita per Kleiner Flug, “La notte che arrivò l’inverno” è una raccolta di nove brani estratti da “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, ritradotti, musicati dai Musica ex Machina e illustrati da Francesco Frongia.Francesco Frongia è uno dei fondatori dell’Associazione Culturale Mammaiuto e del sito Mammaiuto.it. Ha realizzato fumetti per Coniglio Editore, Pulp Libri, Giunti Editore. E’ stato tra i fondatori dell’ l’Associazione Culturale Double Shot con la quale ha pubblicando i libri illustrati “Materiali ai margini di un viaggio” e “Appendice Illustrata ai Materiali” e partecipato all’antologia “Fascia Protetta”. Per Kleiner Flug ha disegnato il fumetto “Giotto” scritto insieme  Claudia Tulifero. Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Il suo blog è viafracastoro.blogspot.it.Ciao Francesco, benvenuto. Parliamo per cominciare di Giotto, il volume precedente a “La notte che arrivò l’inverno”, sempre per Kleiner Flug. Dalla scelta narrativa che tu e Claudia Tulifero avete operato (raccontare una giornata lavorativa dell’artista nella chiesa di Santa Croce a Firenze) e anche dai contenuti del volume, come il glossario finale, è evidente la presenza, a monte, di un forte lavoro di documentazione: oltre al citato “Libro dell’arte” di Cennino Cennini, quali fonti avete consultato? Visto che tu risiedi a Firenze, durante la realizzazione delle tavole hai effettuato dei “sopralluoghi” nelle cappelle della Chiesa di Santa Croce affrescate da Giotto?Copertina Giotto Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco FrongiaSi, certamente abbiamo fatto dei sopralluoghi in Santa Croce per renderci conto dal vivo delle dimensioni del luogo. Per quanto riguarda la documentazione a cui ci siamo riferiti, abbiamo utilizzato come fonte iconografica soprattutto un set di fotografie di Alinari (comprato al mercatino dei Ciompi per pochi euro) in cui la cappella Bardi appariva ancora con l’aspetto che aveva prima del restauro con le ricostruzioni del pittore Bianchi quindi precedenti al 1958, anno in cui queste ricostruzioni furono eliminate.Le pitture infatti nella prima metà del ’700 erano state scialbate (ricoperte da una imbiancatura) e danneggiate dall’aggiunta di monumenti. Il pittore restauratore Bianchi nel 1849-50 riportò alla luce le pitture e ridipinse le parti perdute.Nel 1958-9 le ridipinture furono rimosse durante il restauro di Leonetto Tintori.Naturalmente la gran parte delle informazioni tecniche sul cantiere e sulla pittura ad affresco sono dovute all’esperienza di lavoro di Claudia Tulifero come restauratrice di opere d’arte e copista di tecniche antiche.Ritengo che uno dei motivi di riuscita dell’”esperimento Giotto” sia il potenziale didattico che ha il volume che potrebbe essere tranquillamente usato, nelle scuole primarie e secondarie, quasi come compendio ai libri di testo di storia dell’arte per gli studenti che per la prima volta si avvicinano alla figura di Giotto e a quel periodo storico. Durante la realizzazione dell’opera avete mai pensato a questo aspetto e, in generale, cosa pensi del medium fumetto in chiave didattica?Ho iniziato il mio lavoro come illustratore grazie a Giuseppe Palumbo e lo Studio Inventario realizzando libri di didattica per le scuole. In generale lavoravo su testi di altri. Giotto mi sembrava la buona occasione per realizzare un libro di didattica utilizzando appieno il medium fumetto, unendo “fiction” e informazioni tecniche, fumetto e illustrazione. Penso che il fumetto come linguaggio sia in grado di veicolare contenuti complessi con una fruibilità immediata.Nella storia l’uso del bianco e nero ho trovato una scelta narrativa precisa: il bianco e nero sottolinea l’ipotetica realtà narrativa della vostra storia, mentre il colore entra in scena in presenza degli affreschi, dato certo e nota reale rispetto alla ricostruzione da voi effettuata.Siamo perfettamente d’accordo, questo era il nostro intendimento e sono molto felice che questo traspaia dalla lettura e sono altresì felice che un editore abbia creduto a un progetto che unisca fumetto, illustrazione e affreschi accordandomi la massima libertà. Per inciso la parte a colori è stata realizzata fotografando gli affreschi realizzati da Claudia Tulifero e montandoli digitalmente.Passiamo a “La notte che arrivò l’inverno”. Ho avuto modo di scoprire dalla tua voce come è nato e si è sviluppato il progetto. Vuoi riassumerlo per i lettori?copertina Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco FrongiaSi tratta di un libro illustrato e a fumetti con allegato un CD del quartetto jazz  Musica ex Machina (www.musicaexmachina.eu)  il cui contenuto è basato su 9 storie brevi tratte dal “Maestro e Margherita” di Bulgakov. Le nove storie sono degli estratti che assumono la dignità di storie autonome, trattate come se ci si affacciasse su un flusso di vicende in corso, secondo una “estetica del frammento” propria del fumetto di fantascienza d’autore (Moebius, Jodoroski, ecc.). A ciascuna storia è associato un brano del disco, e tanto i generi musicali quanto quelli del disegno variano e si adattano ai contenuti della narrazione, proponendo così una ricca tavolozza di stili e registri (striscia, racconto illustrato, fumetto d’azione, racconto per immagini, ed ancora, funky, tarantella, valzer, son cubano, ecc.). La varietà delle forme è comunque sempre riportata alla struttura breve sia del racconto che delle song associate.Mi sembra un grande esempio di incroci artistici che esulano dal mezzo come fine a sé stesso, ma piuttosto pone al centro una storia e cerca di creare attorno a essa una serie di riflessi, di onde concentriche. Cosa ha significato per voi prendere il romanzo di Bulgakov e usarlo come base per altre opere artistiche?I Musica ex Machina nella loro produzione da sempre portano avanti un approccio “rigorosamente eclettico”, senza cadere nella semplificazione della “commistione di stili”; da parte mia  ho  esplorato questa direzione con i due libri illustrati “Materiali ai margini di un viaggio” e “Appendice illustrata ai materiali ai margini di un viaggio”, mescolando diverse forme narrative e  stilistiche.Il libro non si propone come una narrazione per episodi del romanzo di Bulgakov, ma usa questo come una miniera di storie, a volte solo parzialmente sviluppate dall’autore; storie che vengono decostruite e riorganizzate, traslandole nel tempo e nello spazio.Storie che  distanza di anni mantengono una universalità e un carattere “fantastico” molto evocativo, il Poeta, la Donna Innamorata, lo Studente, la Burocrazia, il Diavolo e i  suoi scagnozzi , Pilato, Gesù e tanti altri ancora.Come potete ben vedere, anche solo citando alcuni protagonisti de Il maestro e Margherita si potrebbero scrivere storie da qui all’eternità. Ci siamo immersi  in questo mare di narrazioni e abbiamo confezionato un altra possibile storia delle tante de Il Maestro e Margherita.lncai1 Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco FrongiaIl fumetto, il disegno in particolare, come espressione dal vivo. Di primo acchito non sembra esattamente il suo ambiente naturale. Cosa significa per te disegnare in pubblico, in diretta, e che risposta hai avuto?Il percorso musicale e quello visuale si affiancano e si sostengono per dar luogo ad una nuova esperienza narrativa integrata.Con il collettivo dei  Mammaiuto (di cui sono fondatore) ed i Musica Ex Machina abbiamo sceneggiato, illustrato e musicato in eventi live (tra cui il festival Marina Café Noir ed. 2008 ed il Premio Letterario Giuseppe Dessì ed. 2011) racconti brevi e romanzi veri e propri.Giocando con la spontaneità dell’esecuzione dal vivo si rafforza  la “gestualità” del disegno e si potenzia l’errore creativo.Il confronto con il pubblico è sempre salvifico, aiuta l’alienazione del disegnatore, inchiodato com è al tavolo di lavoro, si dimentica il mondo che scorre fuori dalla finestra.L’idea di fondo è comunque rintracciabile nella volontà di portare il fumetto fuori dalle rotte consuete (fiere, librerie ecc..) per andare a cercare persone diverse, diversi stimoli e  nuove storie da raccontare.Cosa si perde e cosa si guadagna quando si ferma su carta questa esperienza fatta dal vivo?A guardare i live di action 30 di e con Giuseppe Palumbo si direbbe che non si perde niente, anzi…, tuttavia, lui è un maestro.Direi che si guadagna in freschezza e spontaneità, purtroppo la messa in bella pagina tende a raffreddare la gestualità del disegno e la sintesi (il fumetto è sintesi!), si cerca la messa in scena perfetta, la bella linea e ci si dimentica che si sta cercando di raccontare una storia.Il maestro e Margherita sembra un romanzo decisamente inadattabile. Da questo la scelta di scomporlo e di estrarne alcune episodi o personaggi. Ci vuoi spiegare il processo di scelta di cosa mettere in fumetto?Il Maestro e Margherita è decisamente inadattabile: i troppi cambi  di unità temporale e spaziale e una grande pluralità di “narratori” lo rendono molto complesso da adattare per il linguaggio del fumetto. È un’opera molto stratificata: è una biografia, un libro di denuncia, un libro “spirituale” o se preferite “religioso”, un libro storico, uno di incantevole “immaginazione” quasi favolistica, un libro di formazione etc è insomma un libro che contiene tantissimi libri al suo interno, francamente adattarlo a fumetti sarebbe quantomeno riduttivo e si finirebbe per fare comunque un racconto di genere, a “ridurlo” perdendo in maniera irrimediabile questa ricchezza e questa specificità.Scelto dunque, un approccio complessivo all’adattamento, abbiamo cercato ”frammenti” che si prestassero  alla sequenzialità,  altri indicati per  essere illustrati lasciandosi suggestionare dalla Parola e altri ancora che ci permettesse di giocare; un frammento è dedicato al mio cane bassoto con un omaggio al Signor Buonaventura, quindi nella forma della Strip.Due mi sono sembrate  le possibili chiavi per adattarlo: condurre uno scavo critico  per sondare le diverse metafore del testo o incoscientemente lasciarsi suggestionare dalle immagini.Sono un incosciente, ma il rischio era la paralisi.lncai4 Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco Frongia
Volo di notteLe storie da te selezionate vengono strappate dal loro tempo e dal loro spazio originali per diventare storie universali: perché questa scelta? È stato un lavoro di pesante adattamento, o hai trovato nel romanzo di Bulgakov i semi per questa operazione?La scelta delle storie è stata proposta dai Musica ex Machina e da me condivisa.
La scelta di traslarli nel tempo e nello spazio è appunto pensata per  preservare il loro carattere di universalità, così come la scelta dei protagonisti delle “storie”.lncai3 Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco FrongiaL’evento ordinario diventa straordinario, e non sono supereroi a viverlo, ma impiegati, casalinghe, studenti… in ciascuno di essi vive una dimensione della magia e della poesia che trasforma la vita ed i luoghi in avventure…
Qual è stata la storia per te più sentita a livello personale?“Volo di notte”.
Margherita cavalca una spazzola e vola nella notte russa tra città e campagne.
Forse è la più sentita da un punto di vista tecnico, è stata realizzata senza alcun disegno preparatorio, in una pausa tra le lezioni a scuola, di getto senza alcuna mediazione.
E la più difficile da trasporre?“Il confine del giorno”.
Un poeta male in arnese, una bettola triste, la vita che si dilegua.
Arrischio che sia una metafora dell’età della vita, una tragedia da illustrare per la delicatezza delle immagini proposte dall’autore.
Probabilmente è stata la storia più difficile da illustrare ma anche la più sentita personalmente.
Quale obiettivo ti sei dato con questo adattamento?Più che altro ho amato moltissimo questo libro da adolescente ritrovarmi ora a scriverci e disegnarci sopra, beh, è quasi un riassunto di una parte della mia vita.
lncai2 Il Maestro e Margherita, tra musica e fumetto con Francesco Frongia
Il confine del giorno
Hai in programma altri adattamenti del genere? Pensi che l’approccio con questo romanzo possa aver cambiato il modo di pensare a queste operazioni?Non saprei, in tutta sincerità, cosa risponderti… per quello che mi riguarda un approccio al lavoro, come in questo caso, collaborativo è una urgenza e probabilmente un moltiplicatore di stimoli.
Si porterà in giro e staremo a vedere.
Per ciò che riguarda la forma, direi di si, racconto illustrato, misto a fumetto e illustrazioni è una forma che mi appaga tantissimo, in questo senso stò pensando in accordo con i Mammaiuto  di provare a portare al Lucca prossimo, una versione estesa dei “Materiali ai margini di un viaggio”, il protagonista si chiama Bakis ed è il più celebre degli Europei estinti.
Grazie Francesco, a presto!Intervista condotta via mail ad Aprile 2014

A questo indirizzo  l'intervista sul bel sito de Lo Spazio Bianco:
http://www.lospaziobianco.it/118099-maestro-margherita-musica-fumetto-francesco-frongia



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giovedì 22 maggio 2014

Una pagina a caso


Pubblicato da checco alle 00:39 Nessun commento:
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Altra recensione giotto



Un giorno di lavoro insieme a Giotto

  • David Padovani
  • 21 maggio 2014
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Un giorno di lavoro insieme a Giotto Kleiner Flug Francesco Frongia Una delle definizioni più ampie che si possono dare al fumetto è, senza dubbio, quello di essere una “narrazione per immagini“. Approfondendo il concetto, si potrebbe poi aggiungere alla definizione l’aggettivo “sequenziale“, oltre alla specifica che, nella maggior parte dei casi, la narrazione avviene unendo insieme immagini e parole.
Ma fermandosi alla qualificazione più ampia, è lecito dire – e qui non ce ne vogliano gli eventuali Giulio Carlo Argan odierni che s’imbattessero in queste righe, che ovviamente semplificano concetti più complessi – che il fumetto può trovare uno dei suoi antenati negli affreschi che, sin dal Medioevo, hanno ornato le pareti e le volte di molti edifici religiosi.
Anche negli affreschi era presente una narrazione per immagini, non sequenziale, certo, e con finalità etiche, morali e religiose, ma comunque una storia raccontavano, attraverso le immagini disegnate, in un’età della vicenda umana nella quale l’analfabetismo era la condizione ordinaria delle masse, e che da quelle immense storie dipinte traevano un primario messaggio religioso.
Un giorno di lavoro insieme a Giotto Kleiner Flug Francesco Frongia Tutto questo per dire che un volume a fumetti che ha come protagonista Giotto, parla di un personaggio che, in un tipo di (volutamente ristretta) prospettiva storica come quella enunciata, non è poi così distante dal mondo della nona arte.
L’esperimento (così lo definiscono gli autori stessi nella quarta di copertina del volume) creato da Claudia Tulifero, alla sua prima esperienza in campo fumettistico, eFrancesco Frongia, pubblicato da Kleiner Flug, che punta l’obiettivo proprio su Giotto, può dirsi riuscito per più di un motivo.
I due autori decidono di approfondire la figura di uno dei più grandi artisti italiani non sviluppando una biografia a fumetti, bensì focalizzandosi su un frammento della vita di Giotto: un particolare quotidiano ma significativo, come la descrizione di una giornata del maestro nel cantiere della chiesa di Santa Croce a Firenze (a partire dal 1318, Giotto dipinse nella chiesa francescana quattro cappelle e altrettanti polittici per quattro diverse famiglie fiorentine).
Frongia e Tulifero ci presentano un Giotto capo e guida severa delle sue maestranze, tanto preoccupato del lato artistico del suo lavoro, quanto pragmatico riguardo all’aspetto economico della sua professione. Un aspetto realistico, vero e sicuramente presente nelle figure di artisti come Giotto (ma anche comeBrunelleschi, Michelangelo, etc.), ma spesso ridotto, se non omesso,nella letteratura e nella critica della storia dell’arte.
Francesco Frongia declina graficamente gli eventi quotidiani di una giornata lavorativa dell’artista del XIV secolo, usando un bianco nero dove gli ambienti e gli sfondi sono definiti da un fitto e vario tratteggio composto da segni “curvi” e dove le figure vengono quasi ritagliate da questa fitta tessitura e definite con pochi, ma significativi tratti.
Il colore irrompe nella narrazione solo in presenza degli affreschi, disegnati daClaudia Tulifero (di professione restauratrice), unico dato certo e nota reale in una realtà narrativa ipotetica, cosicché diventano anch’essi, al pari di Giotto e delle sue maestranze, presenze attive nel racconto.
Un giorno di lavoro insieme a Giotto Kleiner Flug Francesco Frongia
L’altro motivo per cui l’esperimento può dirsi riuscito risiede nel fatto che l’opera dimostra l’efficacia del medium fumetto come mezzo didattico.
Nella descrizione di una giornata tipo di Giotto gli autori, senza mai cadere nel nozionismo didascalico, forniscono ai lettori tutta una serie di informazioni sulle tecniche e i mezzi con i quali si realizzavano gli affreschi, con termini tecnici e da “addetti ai lavori” puntualmente spiegati nel glossario che chiude il volume, e aprono un piccolo squarcio sulle condizioni di vita all’inizio del 1300.
E in ciò il diario fittizio tenuto da Giotto, allegato alla fine della storia, si dimostra di straordinaria efficacia.
Se questo volume fosse proposto agli studenti di scuole primarie e secondarie, nel momento in cui gli vengono fornite le prime nozioni storiche o di storia dell’arte, si rivelerebbe un compendio perfetto ai normali libri di testo.




Una nuova recensione di Giotto dallo Spazio Bianco ...alè
per vederla intera il link è 
http://www.lospaziobianco.it/114505-giorno-lavoro-giotto  

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Oblate 2014


Pubblicato da checco alle 00:24 Nessun commento:
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DOPPIO COLPO



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sabato 3 maggio 2014

avanti savoia



La prossima settimana siamo al Salone Internazionale del libro di Torino per L'anteprima de "La notte che arrivò l'inverno" ci trovate in fiera e live con Musica Ex Machina , Giorgio Trinchero e me medesimo in concerto al Bazura di Torino...maggiori info a presto
Pubblicato da checco alle 06:24 Nessun commento:
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libri (?!)

libri (?!)

"La notte che arrivò l'inverno"

"La notte che arrivò l'inverno"
Frongia-Musica ex Machina-Bulgakov kleiner flug 64 pagine -cartonato più cd musicale

Giotto

Giotto
Brossurato 64 pagine-colore- Kleiner Flug

Appendice illustrata ai Materiali ai margini di un viaggio

Appendice illustrata ai Materiali ai margini di un viaggio
Dopo anni di complicati scavi archeoinformatici possiamo presentare un originale raccolta di saggi critici, gallerie fotografiche e documenti redatti dalle più acute studiose della vita e delle opere del Bakis. Teorie poco conosciute e affascinanti retroscena sulla figura del Bakis, il più celebre degli Europei Estinti, l'autore di quello che è certamente il più importante tra i "Libri delle meraviglie" a noi noti. Portfolio contenente 11 cartoline e uno spillato di 12 pagine. Formato: 10,5x15,5x1,5 cm.

Materiali ai margini di un viaggio

Materiali ai margini di un viaggio
Un affascinante viaggio letterario attraverso le memorie di Bakis, il più celebre degli europei estinti. Grazie alla pubblicazione di questi documenti originali, per la prima volta ci è possibile gettare uno sguardo indiscreto nel mondo di Bakis, il più celebre degli europei estinti, l'autore di quello che è certamente il più importante tra i "Libri delle meraviglie" a noi noti. Una panoramica che inizia in patria, con la riproduzione anastatica della "Guida ai Monumenti dell'Europa Estinta", e giunge ai confini del mondo allora conosciuto, con schizzi, frammenti di rapporti di viaggio, proposte commerciali, scritte di suo pugno dal Bakis medesimo. Mondi difficili, lontani, complicati, dove, agli europei estinti dell'epoca, era dato imbattersi in scampoli di vita eterna, successive personalità nei medesimi corpi, città edificate coi morti, riti iniziatici mal compresi e tentativi velleitari di penetrazione commerciale. Visita lo store Double Shot: http://www.doubleshot.it/page3/page3.html

fascia protetta

fascia protetta
FASCIA PROTETTA STORIE DI BAMBINI di Paolo Deplano, Nicola Saviori, Giogio Trinchero, Silvia Fabris, Giallo Concas, Samuel Daveti, Francesco Rossi, Checco Frongia, Alessio Ravazzani, Brunilde Galeotti, Lorenzo Palloni, Angelo Farinon, Riccardo Bucchioni, Alessandra Marzano e Massimo Coraddu. C'è un mondo, un metro sotto il nostro sguardo, dove succedono cose impensabili. Un mondo dove realtà e fantasia hanno lo stesso valore. Un mondo che tutti hanno abitato. Otto storie sull'infanzia in una nuova antologia realizzata da una folta schiera di autori italiani emergenti.Visita lo store Double Shot: http://www.doubleshot.it/page3/page3.html

Cose che parlano

Cose che parlano
"Cose che Parlano" è la voce degli oggetti, la voce dell'impotenza, dell'inazione coatta. Le cose non solo parlano, ma ci osservano e ci giudicano, specchio immobile della nostra condizione esistenziale. Noi ridiamo di loro, loro ridono di noi. tutti gli autori: - Mario Antonelli - Ausonia - Michele Benevento - Nadia Brugnara - Tommaso Campanini - Giallo - Lorenzo Corti - Samuel Daveti - Paolo Deplano - Alessandro Diele - Silvia Fabris - Francesco Frongia - Brunilde Galeotti - Gianluigi Greco - Elena Grigoli - Fabio Lai - Claudio Nader - Eleonora Pacciani - Riccardo Pagliarini - Giuseppe Palumbo - Valerio Pastore - Alessio Ravazzani - Filippo Rossi - Nicola Saviori - Trinchero's family - Stefano Visinoni. Visita lo store Double Shot: http://www.doubleshot.it/page3/page3.html

100 anni di cgil

100 anni di cgil
cinquanta matite per cento anni di cgil.Tra le matite :Palumbo, Bonfatti, Costantini, Giardino, Milazzo, Benevento, Fabbri, e moltissimi altri, tra cui pure 2 tavole a fumetti da me prodotte.O iea!

Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia
Catalogo della mostra fratelli d'Italia per i 150 dell'unità d'Italia. Mostra itinerante che viaggerà tra Roma, Firenze, Cagliari, Torino e poi...... si vedrà. Giunti Editore

...e il mare intorno

...e il mare intorno
catalogo della mostra ..E IL MARE INTORNO.

omaggio alla termite

omaggio alla termite
Una piccola illustrazione per il progetto Termite Bianca di Marco Bianchini e soci

il desiderio, il controllo, l'eresia

il desiderio, il controllo, l'eresia
"Sembra che il soddisfacimento dei nostri desideri debba passare attraverso il controllo.Noi, in questo libro, abbiamo scelto l'eresia.Approcci critici alla bioetica, alla procreazione assistita e alla sperimentazione sulle donne e sui bambini.Chiara Gazzola e Luisa Siddi. Copertina e capilettera.Edizioni La Fiaccola.

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Francesco Frongia Nato a Cagliari nel 1972, vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato per il mensile “ Scuola di Fumetto” (2004), per la rivista “Par condicio”(2004) e “Pulp libri” (2005). Ha collaborato con lo studio ”Inventario” di Giuseppe Palumbo realizzando illustrazioni per l’editoria scolastica (Cappelli Editore,Zanichelli) (2004-2006). Ha pubblicato il libro illustrato “Materiali ai margini di un viaggio” Double Shot 2008. Ha pubblicato una storia a fumetti per l'albo collettivo "Fascia Protetta" Double Shot 2009. Ha partecipato a svariate mostre collettive di arte contemporanea, tra cui ”Appare quando può” Cittadella dei musei, Cagliari 2000. Dal 2003 collabora con lo studio di decorazione “Artemisiarestauro” di Firenze, per la realizzazione di affreschi e acquarelli. Dal 2005 insegna “Tecniche d'inchiostrazione” sotto la direzione di Marco Bianchini alla “Scuola Internazionale di Comics” di Firenze.
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